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Parquet oliato o verniciato? Ecco come sceglierlo!

Siete alle prese con la scelta del parquet ma non sapete come muovervi? ecco una piccola guida per decidere se è meglio oliato o verniciato e per definire quale trattamento per la superficie fa per voi!
Prima di tutto, dobbiamo considerare che il parquet, trattandosi di legno ed essendo quindi un materiale naturale, necessita di una cura particolare ed è caratterizzato da nodi, fenditure e differenze di colore che non sono difetti, ma particolarità. I migliori tipi di parquet, come quello di Area Pavimenti, sono quelli in stratificato di legno dolce e legno nobile, incollati con colle prive di formaldeide che permettono di avere un prodotto atossico e biologico.

La finitura del parquet

Parquet con finitura oliata
Il parquet con finitura oliata è trattato con uno speciale olio biologico che penetra all’interno del legno e satura i pori, per evitare che penetri lo sporco. Per rinnovarlo è sufficiente rifare il trattamento ad olio e non è necessario procedere con la lamatura. La pulizia richiede un po’ di attenzione: è possibile utilizzare solo il sapone apposito, che non va ad intaccare le proprietà dell’olio.
Questo tipo di finitura è perfetta per gli ambienti dove si passa molto tempo o per gli ambienti pubblici perché si mantiene nel tempo.

Parquet con finitura verniciata
Il parquet con finitura verniciata è rifinito con due strati di vernice fatti asciugare per 48 ore, proprio come una volta; la vernice crea una film protettivo sul legno che lo rende facile da pulire: sono sufficienti acqua e sapone! Per rinnovarlo è necessario procedere con la lamatura e poi riverniciarlo.
Questo parquet è adatto a chi ha poco tempo per fare le pulizie.

La superficie del parquet

Sia che si scelga un parquet oliato o verniciato, è possibile anche decidere fra i diversi trattamenti per la superficie del legno che gli conferiscono un aspetto più o meno materico. La superficie levigata lo rende estremamente liscio; quella spazzolata fa risaltare le venature del legno, ma senza renderlo eccessivamente rustico; quella piallata, invece, lo rende materico al tatto; infine la superficie graffiata conferisce al legno un carattere rustico e vissuto.

Avete ancora qualche dubbio sulla scelta del parquet? venite a trovarci, sapremo consigliarvi la soluzione migliore per voi!

Come scegliere il parquet

Come scegliere il parquet. I consigli e una guida sulle principali cose da sapere.

Che il parquet non sia più un semplice rivestimento per pavimento, ma sia diventato a tutti gli effetti un elemento caratterizzante dell’interior design è sotto gli occhi di tutti.

Protagonista assoluto delle nuove tendenze dell’abitare, il parquet riesce a regalare atmosfere accoglienti quanto ci riesce una poltrona o un sofà.Materiale dalle doti eccezionali, il legno è stato da secoli utilizzato per rendere più confortevoli gli ambienti, grazie alle sue caratteristiche di isolante termico ed acustico, di grande elasticità e di resistenza, confermandosi uno degli elementi più apprezzati dell’abitare contemporaneo.

Esistono molti tipi di parquet; parquet in legno massiccio; parquet con uno strato in legno nobile su un supporto di legno meno pregiato o su un multistrato o su un pannello di particelle a base di legno. Vediamo i consigli su come scegliere il parquet.

Come scegliere il parquet: consigli

A secondo dell’essenza che si sceglie, la gamma di parquet include colori, sfumature, finiture e venature in grado di adattarsi ad ogni contesto abitativo e d’arredamento, in tipologie e formati più disparati. Al momento della scelta, occorre tenere presente che il legno, a contatto con la luce, si ossida e cambia colore: spesso diventa più scuro o, nel caso del teak, più chiaro.

Negli ambienti poco luminosi sono da preferire le essenze chiare;in presenza di riscaldamento a pavimento meglio scegliere un parquet prefinito, più stabile emeno spesso ratoalcune essenze (doussiè, iroko, merbau, teak) sono più adatte per l’utilizzo anche in bagni, cucine e in caso di riscaldamento a pavimento.

Una scelta oculata del parquet deve tener conto, oltre che dei fattori estetici ed ambientali, anche di quelli morfologici del legno, materia viva che si adatta alle condizioni climatiche. Vanno rispettate le condizioni di posa, optando per lo stile di posa più adatto all’ambiente, e va tenuto conto del tipo di trattamento del legno, in modo da aver garantita la maggiore durata nel tempo con la minima manutenzione.

I colori del parquet

I legni utilizzati per il parquet, da qualsiasi continente arrivino, offrono un’ampia gamma di scelta delle tonalità classificate in quattro categorie:

  • I legni rossi: sono il merbau: essenza asiatica di colore bruno che con la progressiva esposizione alla luce, tende a modificarsi; Il Doussiè Africa: essenza dorata-rossiccia, che si presta a differenti usi, anche nel caso di pavimenti con riscaldamento a pannelli.
  • I legni Chiari: sono l’acero americano, è un legno di colore beige molto chiaro che presneta un livello di ossidazione molto basso. Il faggio: essenza tipicamente europea, dalla tonalità rosata, che poco sopporta gli sbalzi di temperatura e pertanto è inadatta a pavimentazioni con riscaldamento a pannelli. Il rovere è un legno chiaro che, con il trascorrere del tempo, assume una tonalità giallo paglierino. Reagisce male all’umidità ed alle variazioni di temperatura ed è inadatto a pavimenti con riscaldamento a pannelli.
  • I legni scuri: Il wengé-Panga: essenza africana particolarmente scura, non soggetta a cambiamenti di colore se esposta a raggi solari. Il mutenye: essenza africana che si presenta in tonalità di colore diverse, dal marrone tendente al giallo fino ad arrivare al grigio tendente al nero. E’ un legno resistente ma neno adatto al riscaldamento a pannelli radianti.
  • I legni bruniL’iroko è un’essenza proveniente dall’Africa. Il suo colore giallo cambia con l’esposizione alla luce: è un’essenza particolarmente indicata per ambienti umidi, come bagni e cucine. Il teak è un’essenza color tabacco di provenienza sia asiatica che africana: è estremamente risistente all’umidità, tanto da essere impiegato nel settore nautico. L’Afrormosia: essenza africana leggermente olivastra, resistente alle escursioni e pertanto ideale anche per pavimenti con riscaldamento a pannelli.

Il parquet laminato

Il parquet laminato è un’alternativa economica al parquet. Ha un supporto in fibre e colla, una sottile pellicola plastica a stampa digitale riproduce fedelmente le essenze del legno. Due le principali tipologie di parquet laminato:

  • Il parquet laminato HPL (High Pressure Laminated), formato da una serie di carte impregnate e compatte mediante pressatura ad alta temperatura, che garantisce maggior compattezza e resistenza a urti e usura.
  • Il parquet laminato DPL (Direct Pressure Laminated), con lo strato decorativo pressato sul supporto, più economico e meno resistente. Lo spessore medio è di 7/8 mm. Per la sua composizione, il laminato è resistente all’abrasione, alla luce ed al calore, è duraturo e mantiene finitura e colore inalterati. Facile da posare (con posa flottante ad incastro), richiede scarsa manutenzione. Indeformabile all’umidità, è adatto per bagni e cucine.

Il parquet prefinito

In liste di ogni essenza e formato, già levigate e verniciate, il parquet prefinito, a due o tre strati, è la soluzione parquet veloce e a prezzi inferiori rispetto al tradizionale. Ha tempi brevissimi di posa in opera, non ha fasi di levigatura e posatura. Garantito il livello estetico, il parquet prefinito assorbe i movimenti naturali di assestamento del pavimento, garantendone la stabilità. Il supporto che assicura l’indeformabilità del prodotto può essere a due o a tre strati incollati di li stellare di legno povero (generalmente betulla,abete o pioppo), oltre allo strato nobile in essenze diverse, da 2,5 a %/6 mm di spessore.

Parquet in legno massello

sua bellezza. Il parquet massello o tradizionale ha una composizione in puro legno nobile con spessori che variano da 12 a 22 mm. Le liste, in una vasta gamma di dimensioni e di specie legnose, vengono fornite allo stato grezzo, ossia da levigare e lucidare dopo la posa e prima di essere calpestate.

prezzi del parquet massello e i tempi per la posa, la levigatura e la verniciatura sono maggiori rispetto ad un parquet prefinito: occorre attendere almeno 40 giorni prima dell’utilizzo del pavimento. Per questo motivo il massello rappresenta solo il 30% della quota dle mercato del parquet. Consigliato in abitazioni di un certo prestigio o agli amanti della qualità tout court, può essere sottoposto per la manutenzione a più levigature, in media ogni 10 anni (con la levigatura il parquet perde circa 1 mm di spessore), per cancellare le tracce di usura.

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